giovedì 26 maggio 2011

FREGOLA CON ASPARAGI E POMODORINI - FREGOLA CON ESPÁRRAGOS Y TOMATITOS

(versión en español más abajo)

Oggi è stata una di quelle giornate che si portano a termine esclusivamente per inerzia, già che le forze sono finite ancor prima di mezzogiorno. A Madrid fa caldissimo, sembra luglio, e io più fa caldo più mi spengo. Eppure sono nata in piena estate, non dovrei forse amare questa stagione? Meno male che c'è tanta bella verdura e frutta fresca in giro, è un'ottima consolazione! 
Il mio pranzo di oggi è stato concepito, preparato e mangiato in mezz'ora: avrei voluto avere in casa del farro o un misto di cereali, ma la fregola si è difesa benissimo, anzi, come al solito mi sorprende. Ha un sapore così caratteristico e una consistenza così piacevole che si presta benissimo a qualunque tipo di piatto, anche alle simil-insalte. Insomma, ricettina veloce-veloce.


INGREDIENTI
(per una persona che ha frettissima di mangiare e uscire)

60 gr. di fregola media (io, se non ho in casa quella artigianale, uso questa)
6 asparagi
60 gr. di pomodorini
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio d'olio evo
qualche foglia di basilico
pepe macinato fresco
qualche scaglia di grana

Mettete a bollire la pasta. Intanto mondate gli asparagi, tagliateli in tre pezzi e scottateli per due minuti due. (Io ammetto di averli tuffati nell'acqua della pasta e di averli poi recuperati con lo schiumino. L'ho detto che ero di fretta, vero?) Scolateli e saltateli in padella con metà cucchiaio d'olio, l'aglio, i pomodorini e qualche foglia di basilico. Se non siete a dieta abbondate pure con l'olio, sarete sicuri che le verdure non si attaccheranno. Se invece non vi va di usarne troppo, un paio di cucchiai prelevati dall'acqua di cottura della pasta andranno benone per mantenere il tutto bello umido. Dopo una dozzina di minuti (la fregola, secondo me, va sempre assaggiata, ho notato che cambia molto a seconda del fuoco su cui viene cotta) scolate la pasta, fatele fare un breve giretto in padella, il goccio d'olio a crudo che avevamo messo da parte, una decina di scagliette di grana... correte a tavola!

VERSIÓN EN ESPAÑOL

Hoy ha sido uno de esos días que uno acaba nada más que por inercia, ya que las fuerzas se le agotan antes de mediodía. En Madrid hace muchísimo calor, parece julio, y yo, más calor hace más me voy apagando. ¡Pero si he nacido en pleno verano! ¿No debería encantarme esta estación? Menos mal que hay tanta fruta y verdura fresca por ahí, ¡es una excelente consolación!
Mi comida de hoy ha sido pensada, preparada y zampada en media horita: la idea era la de usar farro o un mixto de cereales, pero la fregola (que es un tipo de pasta típica de Cerdeña) se ha defendido muy bien, por no decir que como siempre me ha sorprendido. Tiene un sabor tan característico y una textura tan agradable que vale para cualquier tipo de plato, también para mis pseudo-ensaladas. Total, recetita rapidita.


INGREDIENTES
(para una persona que tiene muchísima prisa)

60 gr. de fregola mediana (si no tengo la artesanal que me traigo de Cagliari, uso esta)
6 espárragos trigueros
60 gr. de tomatitos
1 diente de ajo
1 cucharada de aceite de oliva extra virgen
unas hojas de albahaca
pimienta recién molida
unas virutas de queso Grana Padano

Ponemos el agua para la pasta a hervir (añadimos la sal solo cuando esté hirviendo). Mientras tanto limpiamos los trigueros, los partimos en tres trozos y los cocemos durante 2 minutos en agua salada. Yo los he tirado en la holla de la pasta y luego los he recuperado con una espumadera. (He dicho que iba con prisas, ¿verdad?) Los colamos y los pasamos a la sartén con media cucharada del aceite, el ajo, los tomatitos y unas hojas de albahaca. Si no hay dietas que nos preocupen podemos usar más aceite para que las verduras no se peguen. Si no, pues cogemos unas cucharadas del agua de la pasta. Dejamos cocer unos 12 minutos (a mi me parece que la fregola cambia según el tipo de cocción, así que es mejor probarla siempre antes de colarla), la pasamos medio minuto a la sartén, añadimos la otra mitad de la cucharada de aceite que habíamos guardado, una decena de virutas de questo Grana Padano... ¡y a comer deprisita!

domenica 22 maggio 2011

SPAGHETTINI CON RICOTTA DI PECORA E POMODORINI - SPAGHETTINI CON RICOTTA DE OVEJA Y TOMATITOS

(versión en español más abajo)

Maggio è, da qualche anno a questa parte, il mese più crudele stancante dell'anno: il Salone del libro di Torino è un evento meraviglioso che ormai non mi perderei per niente al mondo, ma mi stanca, mi sfianca, sia fisicamente sia mentalmente. Insomma, risorgo solo oggi, e senza nemmeno aver mangiato un gianduiotto! Ho fatto un altro salto a Cagliari, però, e mi sono portata un bel po' di ricotta di pecora fresca. Penso di sapere come la userò (stay tuned!), ma intanto ne ho rubato un pezzetto per una pastasciutta veloce veloce che sa di primavera. Questo è un piatto che faccio spesso e che mi piace da matti (anche se di solito uso la ricotta vaccina, che è più facile da reperire a Madrid) e il fatto che si prepari così in fretta gli fa guadagnare ancora più punti!


INGREDIENTI
(per 2 persone)

140 gr. di spaghettini
100 gr. di ricotta di pecora fresca
1 cucchiaio d'olio evo
125 gr. di pomodorini
1 spicchio d'aglio
basilico
pepe macinato fresco
(parmigiano o grana opzionale)

Mettete a bollire la pasta in abbondante acqua salata. Intanto tagliate i pomodorini a metà e saltateli in padella con un cucchiaio d'olio, un po' di basilico spezzettato e uno spicchio d'aglio schiacciato per non più di due minuti. Stemperate la ricotta con qualche cucchiaio dell'acqua di cottura e lavoratela fino a quando non assume una consistenza bella cremosa. Non abbiate paura di allungare la ricotta con l'acqua, altrimenti rischiate che gli spaghetti rimangano collosi e appiccicaticci. Impiattate, una macinatina di pepe e... a tavola! Un pranzo in cinque minuti cinque.

VERSIÓN EN ESPAÑOL

Mayo es, desde hace unos años, el mes más cruel cansante del año: el Salone del libro de Turín es un evento maravilloso que ya no me perdería por nada en el mundo, pero me cansa, me agota, tanto mentalmente como físicamente. Total, vuelvo a mi blog solo hoy, y sin ni siquiera haber comido ningún gianduiotto en Turín. Pero he hecho una escapada a Cagliari y me he traido un buen trozo de queso ricotta de oveja. Creo que ya sé cómo la usaré (stay tuned!), mientras tanto he robado un trocito para unos espaguetis rapiditos que saben a primavera. Este es un plato que hago  a menudo y que me encanta (aunque normalmente uso ricotta de vaca, que encuentro más fácilmente en Madrid) y ¡el hecho de que se prepara tan de prisa le hace ganar aún más puntos!




INGREDIENTES
(para 2 personas)

140 gr. de spaghettini
100 gr. de queso ricotta
1 cucharada de aceite de oliva extra virgen
125 gr. de tomatitos
1 diente de ajo
albahaca
pimienta recién molida
(queso Parmigiano o Grana rallado a gusto)

Ponemos a hervir la pasta en agua salada. Mientras tanto cortamos los tomatitos por la mitad y los saltamos en la sartén con una cucharada de aceite, unas hojas de albahaca troceada y un diete de ajo aplastado durante no más de dos minutos. Mezclamos la ricotta con unas cucharadas del agua de la pasta hasta que no quede cremosa. (No ahorramos en agua, si no la pasta se nos quedará pegajosa.) Colamos la pasta (¡¡respetando los minutos indicados en la caja!!), la ponemos en el plato, echamos un poco de pimienta recién molida y... ¡a comer! Una comida en solo cinco minutitos.



mercoledì 11 maggio 2011

SPAGHETTI INTEGRALI CON ASPARAGI SELVATICI, PANNA E NOCI - ESPAGUÉTIS INTEGRALES CON ESPÁRRAGOS SALVAJES, NATA Y NUECES

(versión en español más abajo)

Il sole è sempre più in forma, è ora di tirare fuori i sandali dall'armadio e salutare la primavera. Ma è possibile che sia già passata? Come ogni anno non sono pronta: non sono pronta per la fortissima luce e il caldo di Madrid, per le zanzare e l'umidità di Cagliari… anche se devo ammettere che non vedo l'ora di stringere una bella pesca o un gelato tra le mani e abbronzarmi un po'.
L'altro giorno non ho potuto fare a meno di comprare gli ultimi (e unici) asparagi selvatici del mercato del paese in cui vive mia madre. "Sono gli ultimi, signora!" mi hanno detto. Sorvoliamo sulla parola "signora" (eppure io mi sento più ragazzina che mai!) e salutiamo la primavera con questo piatto che, sebbene contenga un pochino di panna, è davvero fresco e leggero. Nonché velocissimo da preparare!


INGREDIENTI
(per due persone)

150 gr. di spaghetti integrali
100 gr. di asparagi selvatici
2 cucchiai d'olio
1 spicchio d'aglio
30 gr. di noci
6 cucchiai di panna (leggera)
sale e pepe q.b.
(parmigiano o grana opzionale)

Mettete a bollire gli spaghetti in abbondante acqua salata. Intanto preparate il condimento. Tritate grossolanamente le noci. Scartate gli ultimi centimetri degli asparagi (a partire dal punto in cui si spezzano con un clak netto), tagliateli in tre pezzi mettendo da parte le punte. Schiacciate lo spicchio d'aglio, mettetelo in padella con l'olio (io ne uso solamente un cucchiaio) e le noci e fate rosolare il tutto per un minutino. Aggiungete gli asparagi (le punte per ultime), salateli appena appena e lasciateli cuocere a fuoco vivo eventualmente aggiungendo dell'acqua di cottura per evitare che si asciughino troppo. Poco prima che la pasta sia pronta controllate la cottura degli asparagi e aggiungete la panna ricordandovi che la panna non deve mai raggiungere il bollore, ma solo riscaldarsi. Scolate la pasta, saltatela un attimo in padella, una bella macinata di pepe e… a tavola! Questa volta io ho preferito non usare formaggio, ma ci sta comunque benissimo.


VERSIÓN EN ESPAÑOL

El sol está cada día más en forma, ya es hora de sacar las sandalias del armario y despedirnos de la primavera. ¡No me lo creo que ya pasó! Como todos los años no estoy preparada: no estoy preparada para la fuertísima luz y el calor de Madrid, para los mosquitos y la humedad de Cagliari… aun que tengo que admitir que no veo la hora de tener una fresquilla o un helado entre las manos y ponerme un poco morena.
El otro día no pude aguantarme y compré los últimos (y únicos) espárragos salvajes del mercado del pueblo donde vive mi madre. "¡Son los últimos, señora!" me han dicho. No nos vamos a parar sobre aquel "señora", ¿verdad? (Es que además nunca me había sentido más jovencita que ahora, jeje.) y vamos a despedirnos de la primavera con este platito que, a pesar de llevar nata, es verdaderamente fresco y ligero. ¡Y ademas se cocina en un plis-plas!

INGREDIENTES
(para dos personas)

150 gr. de espaguétis integrales (en España se hallan con facilidad los de la marca Barilla)
100 gr. de espárragos salvajes
2 cucharadas de aceite
1 diente de ajo
30 gr. de nueces
6 cucharadas de nata (ligera)
sal y pimienta al gusto
(questo Parmigiano o Grana Padano rallado opcional)

Ponemos a hervir los espaguétis en abundante agua salada. Mientras tanto preparamos la salsa. Trituramos las nueces con un cuchillo. Desechamos los últimos centímetros de los espárragos (sabremos a partir de dónde porque harán un click al doblarlos y se romperán), los cortamos en tres trozos y guardamos las puntas. Aplastamos el diente de ajo, lo ponemos en una sartén con el aceite (yo solo uso una cucharada) y las nueces y dejamos sofreír durante un minutito. Echamos los espárragos en la sartén (las puntas serán las últimas), añadimos una pizquita de sal y dejamos cocer a fuego vivo añadiendo un poco del agua de cocción de la pasta, si es que hace falta, para que no se sequen demasiado. Poco antes de la la pasta esté echa (respetad el tiempo impreso en la caja para que salga al dente), controlamos si los espárragos están listos y añadimos la nata, que nunca tiene que llegar a cocer, sino solo a calentarse. Colamos la pasta, la mezclamos con la salsa en la sartén, ponemos un poco de pimienta recién molida y… ¡a comer! Esta vez he preferido no usar queso rallado, pero seguro que pegaría muy bien.


giovedì 5 maggio 2011

63ª FIERA INTERNAZIONALE DELLA SARDEGNA

(para los amigos españoles: no voy a traducir este post si os parece. No sirve de mucho si no tenéis pensado visitar Cerdeña o esta feria. Además del hecho de que me ha encantado ir con mi madre, aprender la historia de la carapiña, la abuelita del helado, y probar tantos productos ricos, hay poco que contar. ¡Disfrutad con las fotitos!)

Qualche giorno fa sono andata con mia madre alla Fiera Internazionale della Sardegna. E non lo facevo da non so più quanti anni - sei, sette, dieci? - e comunque allora non ero di certo attratta dalle cose che invece andavo un po' a cercare questa volta. E sono tornata con un bottino niente male che adesso giace nel mio frigorifero. Quello di Madrid, perché intanto sono tornata alla base. Purtroppo non posso farvi assaggiare niente di quello che ho comprato,  perciò spero che vi vogliate accontentare di questo breve (breve? ci proverò!) resoconto.

Ecco le pardule di Rita Serra di Monastir: davvero strane, non ne avevo mai visto di così grandi e irregolari, ma erano davvero squisite.


E il miele Itria


E i prodotti dello stand di Tradizioni Zia Rosa, che... hmm... ho letteralmente svaligiato. Questa salsiccia, per esempio, è saporitissima. E poi, voglio dire, avete notato il tagliere? Amore a prima vista... peccato che non fosse in vendita.


 Per non parlare dei formaggi! 


Poi, nel padiglione G, ho fatto un bellissimo incontro, il più divertente e istruttivo di tutta la giornata: Graziano Pranteddu, spettacolare pasticcere, torronaio e carapignaio di Tuili. 


E qui molti di voi diranno: CARA-CHE? Mai sentito parlare della carapigna, la granita dei nostri avi? È una delizia leggera come la neve molto simile alla granita sicilana. Niente a che fare con i sorbetti confezionati, credetemi. Acqua, succo (e buccia?) di limone e zucchero tuffati nella sorbettiera (o carapignera), il tutto lavorato a mano in un barile di legno di castagno pieno di ghiaccio e sale... e il miracolo è fatto!


Sua maestà la carapigna!


Un assaggino?


(Per saperne di più sulla carapigna: http://www.videolina.it/view/Videolina-Mattina/12592.html)


Questo, invece, è il vecchio attrezzo con cui in passato si lavorava il torrone.


E questo il risultato - buonissimo - dell'arte di Graziano Pranteddu.


Ma salutiamo Graziano Pranteddu e andiamo avanti.
Guardate qui i prodotti del Panificio Porta di Gonnosfanadiga!



E i legumi della Cooperativa Agricola R60 di Las Plassas, che non vedo l'ora di provare (lo so, ormai non è quasi più stagione di zuppe e minestre, ma io un pensierino ce lo sto facendo). A proposito, voi, le cicerchie, le avete mai mangiate?
 

Dallo stand dell'Agricola 27 febbraio di Samassi, poi, ho comprato una salsiccia buo-ner-ri-ma! (Una di quelle curve sulla destra in fondo.)


E last but not least, la vera pazzia del giorno...


...una raffinata idea dell'Azienda Oro Rosso di Saba Valentina di San Gavino che racchiude uno dei tesori più preziosi della Sardegna: lo zafferano. È stato l'ultimo stand che ho visitato, avevo praticamente finito i soldi e sono dovuta uscire con mia madre a contare le monetine che avevamo per portarmi via questa piccola meraviglia! Ve li immaginate 10 euro in monetine? :-)

Che dire, un'esperienza assolutamente da ripetere! Ottima la compagnia, ottimi gli incontri, ottimi i prodotti. Alla prossima!

domenica 1 maggio 2011

INVOLTINI DI CRUDO E PERE - ROLLITOS DE JAMÓN Y PERAS

(versión en español más abajo)

L'altra sera ho invitato a casa due miei carissimi amici (che tra l'altro si rivedevano dopo anni e anni) più il compagno di uno dei due e non stavo nella pelle dalla felicità. Non so voi, ma io entro sempre in panico quando si tratta di mettere in tavola gli antipasti perché ho sempre paura di esagerare con le quantità o di osare troppo nell'accostare i sapori. Be', questa volta nessuno si è lamentato, anzi... perciò direi che questa ricetta può tranquillamente entrare nella lista degli esperimenti riusciti. L'ispirazione me l'ha data una ricetta che ho letto su un vecchio numero di Cucina Moderna (datata aprile 2004!), ma poi, come mio solito, l'ho ritoccata secondo i miei gusti.


INGREDIENTI
(per 12 involtini)

12 fettine di prosciutto crudo
2 pere grandi (dolci ma sode)
80 gr. di formaggio spalmabile tipo Philadelphia
80 gr. di robiola
1 cipollotto fresco
Il succo di mezzo limone
Sale e pepe q.b.

Sbucciate le pere, ricavatene 12 spicchi, privateli del torsolo e - perché non anneriscano - immergeteli in una ciotola piena d'acqua nella quale avrete spremuto mezzo limone. Pulite il cipollotto, tagliate 12 rondelle e tenetele da parte; tritate fine fine il resto. In una scodella lavorate a crema i formaggi con un pizzico di sale e un cucchiaio di cipollotto tritato.
Prendete una fetta di prosciutto, spalmateci sopra la crema di formaggio, fate un giro di macinino di pepe (se non potete macinarlo fresco, aggiungetelo già in polvere alla crema di formaggi), sistemate su un bordo della fetta uno spicchio di pera sgocciolato e asciugato e arrotolate la fetta sulla pera. Una volta pronti, chiudere gli involtini con uno stecchino e infilate su ogni stecchino una rondella di cipollotto. Servite e godetevi le facce dei vostri commensali! 

VERSIÓN EN ESPAÑOL

El otro día invité a cenar a unos amigos (dos de ellos se conocen pero llevaban años sin verse, el tercero es la pareja de uno de los dos) y tenía una ilusión que ni os cuento. No sé si a lo mejor me pasa solo a mi, pero cuando se trata de poner en la mesa los entrantes siempre me pongo nerviosa por si he exagerado con las porciones o si me he atrevido demasiado con algunos sabores. Bueno, pues nadie se quejó así que puedo tranquilamente apuntar esta receta entre los experimentos  exitosos. Para realizarla me inspiré a una receta que leí en un viejo número de una revista italiana que me gusta mucho, Cucina Moderna (¡de abril del 2004!), pero vamos, que como siempre hago, la he modificado a mi gusto.

INGREDIENTES
(para 12 rollitos)

12 lonchas de jamón finitas
2 peras grandes (dulces pero de pulpa firme)
80 gr. de queso de untar (Philadelphia)
80 gr. de queso robiola (en Madrid nunca lo he visto, se puede sustituir con ricotta o simplemente duplicar las cantidades del Philadelphia)
1 cebolleta
El zumo de medio limón
Una pizquita de sal y pimienta

Pelamos las peras, las cortamos en 12 gajos, les quitamos el corazón y - para que no se vuelvan negras - las ponemos en un cuenco de agua con el zumo de medio limón. Lavamos y limpiamos la cebolleta, cortamos 12 rodajitas y las guardamos; picamos el resto. En un bol mezclamos los dos quesos con un poco de sal y una cucharada de cebolleta picada.
Cogemos una loncha de jamón, untamos encima la crema de quesos, damos una vuelta de molinillo de la pimienta (si no tenéis molinillo, podéis poner una pizca de pimienta molida en la crema desde el principio), ponemos un trozo de pera (¡secado con un papel!) en el borde de cada loncha y la enrollamos. Cerramos cada rollito con un palito e le ponemos una rodajita de cebolleta para adornar. ¡Llevamos a la mesa y disfrutamos de la cara de nuestros invitados!