giovedì 11 agosto 2011

I TESORI DEL RASTRO - LOS TESOROS DEL RASTRO

(versión en español más abajo)

Domenica scorsa, dopo l'ennesimo giro in bici, io e l'ing. siamo andati al Rastro, un mercato delle pulci immenso, che si estende lungo un sacco di strade e che accoglie migliaia di persone. Non stavo cercando niente di speciale... a volte mi piace semplicemente osservare gli oggetti che la gente accumula e, ancora di più, le persone che decidono di comprarli. Chiavi antiche, maniglie, macchine fotografiche di ogni epoca, scarpe spaiate, tavolini, libri, figurine, monete e chi più ne ha più ne metta. 
Da quando tengo questo blog devo ammettere, però, di aver ampliato i campi di interesse e di soffermarmi a guardare anche piatti, accessori da cucina e posate. Ecco, per esempio, il mio bottino dell'altro giorno.
 
Non è emozionante conoscere il nome della persona a cui appartenevano questo cucchiaio e questa forchetta? A-me-li-ta. Amelia. Non ho potuto evitare di immaginare la sua storia, la sua casa... ho visto una vecchia signora coi capelli bianchi, ho pensato che avesse ricevuto questo servizio di posate per il suo matrimonio che si celebrò negli anni '30, l'ho vista circondata dai suoi nipoti, che ormai, dopo la sua scomparsa, hanno venduto parte delle sue cose perché qualcun altro (me!) potesse godere della loro esistenza.

Chissà quale storia si nasconde dietro queste altre bellissime posate, invece...  Secondo voi?

VERSIÓN EN ESPAÑOL

El domingo pasado, después de salir con la bici, el ingeniero y yo nos fuimos al Rastro. No estaba buscando nada especial... a veces me gusta simplemente mirar los objetos que la gente acumula y, aun más, las personas que deciden comprarlos. Llaves antiguas, manillares, cámaras de foto de cualquier época, zapatos sin pareja, mesitas, libros, cromos, monedas y muchísimo más.
Sin embargo, desde que tengo este blog tengo que reconocer que he ampliado mis horizontes de interés y que me paro a mirar también platos, accesorios para la cocina y cubiertos. Mirad más arriba, por ejemplo, lo que me lleve a mi casa el otro día.
No es emocionante conocer el nombre de la persona a la que pertenecían la cuchara y el tenedor de la primera foto? A-me-li-ta. Amelia. No he podido no imaginarme su historia, su casa... he visto una vieja señora de pelo blanco, he pensado que podría haber recibido esos cubiertos para su boda que se celebró en los años '30, la he visto rodeada de sus nietos que, después de que elle falleciera, han vendido parte de sus cosas para que otra persona (¡yo!) pudiera disfrutar de ellas.

Por otro lado, ¿qué historia podrían contarnos los preciosos cubiertos de la segunda foto?

5 commenti:

  1. Hai assolutamente ragione il fascino delle cose risiede in buona parte nella storia....non quella dell'oggetto, ma quella inespressa e sconosciuta di chi l'ha posseduto, toccato, amato, perduto.
    La sera, quando cala il buio e le vie, le case appaiono protette ed allo stesso tempo svelate dalle loro piccole luci, io non posso fare a meno di "sognare" una storia su ognuno di quei puntini luminosi, chissà chi abita dietro quella tendina, chi aspetterà e la luce accanto quale tesoro umano celerà,...un' infinità di vite, di mondi.....ricchi ed importanti almeno quanto il mio!!!

    Un saluto e....benvenuta in GDF!!!

    Fabi

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  2. piacere di conoscere il tuo blog,molto elegante e bello!

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  3. @Fabiana: anche tu una sognatrice, eh? :-)
    @neve di marzo: grazie, il piacere è tutto mio!

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  4. Il tuo blog mi piace moltissimo: Le ricette, la grafica, tutti i contenuti interessanti.
    Mi sono aggiunta ai tuoi followers cosi non ti perdo più di vista.
    Se ti va, passa a trovarmi, sei la benvenuta.
    La magica Zucca

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  5. @LaMagicaZucca: grazie! Adesso vado a sfogliare il tuo blog! :-)

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